Lo spazio era fantastico: un loft in zona Porta Romana a Milano, un enorme openspace.
Input: creare degli uffici "di rappresentanza" nonostante lo spazio industriale; creare una serie di spazi chiusi per alcune funzioni chiave della società.
SPAZI DI LAVORO
L’evolversi anche molto rapido delle attrezzature e dei modelli organizzativi del lavoro, il progetto prevedeva pertanto la compresenza di due tipologie fondamentali di spazi: 
- Aperti, articolati e facilmente adattabili all’evolversi delle esigenze
- Chiusi e fonoisolati per attività riservate o che richiedono attenzione o vigilanza.

PAUSE
Le pause sono il momento nel quale si sviluppano le relazioni informali, oggi considerate necessario per uno sviluppo ottimale del lavoro. Alle pause sono in genere dedicati locali 
di risulta, mentre devono essere previsti collocazioni specifiche di qualità e gradevoli. Negli uffici di Re Factor è stata pensata una "piazza" verde, un'agorà per incentivare l'incontro e lo scambio di idee.

RELAZIONE INTERNO/ESTERNO
Chi abita in un locale “artificiale” ha l’esigenza ancestrale di percepire l’evolversi del giorno. La struttura industriale con illuminazione dall'alto consentiva l'ingresso della luce naturale, ma non offriva canali ottici verso l’esterno o verso paesaggi naturali. La "piazza" interna citata nel paragrafo anteriore assolve anche la funzione di punto focale.

ILLUMINAZIONE
Un illuminamento naturale o artificiale corretto ma uniforme, appiattisce gli spazi e induce monotonia. Fonti di luce naturale o artificiale più intense dei valori medi e concentrate 
su punti interessanti, sono state pensate per vivacizzare l’ambiente di lavoro.

You may also like

Back to Top